CìAVETE FATTO CASO?
«Ci avete mai fatto caso?» chiedeva Aldo Fabrizi, e così poi Marco Tiberi, nella sua rubrica su Ossigeno, la rivista di People, col tono smaliziato e mai retorico di chi tratta la scrittura come un mezzo, sì, ma anche come un luogo da abitare con schiettezza. Questo volume lo ricorda proprio attraverso alcuni dei suoi scritti, quelli che si sono fatti carta e quelli che sono rimasti bozze; ogni scritto è testimone di quel che Marco era, di come guardava alla politica e alla società, soprattutto, e di come sapeva tradurre il proprio giudizio con chiarezza ed efficacia, riservandosi sempre il diritto al “possibile”. Marco Tiberi frequentava l’immaginazione per mestiere, e sapeva restituirla alla realtà con le parole: sono queste parole che qui celebriamo, rendendo omaggio a lui e alle storie che ci ha raccontato.
«Questo è il momento in cui ognuno deve sentirsi un soggetto politico, è l'ora di mobilitarsi spontaneamente per ciò che riteniamo giusto, senza aspettare che un partito decida quando, come e da dove si riparte. È il momento di incontrarsi, di contarsi, di costruire relazioni, di guardarsi in faccia, di capire quali sono i valori positivi e le azioni concrete che bisogna opporre al clima di odio, paura e immobilismo che sta minacciando il nostro Paese. I partiti vengono dopo e spesso nascono proprio dall'incontro tra persone che sono uscite di casa per lo stesso motivo, che non vogliono stare zitte, che sono disposte a lottare e a lavorare per qualcosa di profondamente diverso da quel che c'è. E allora organizziamoci, ciascuno di noi. La politica si fa facendola.»
Settembre 2018
Marco Tiberi è stato sceneggiatore per il cinema e la televisione, scrittore, autore di documentari di divulgazione scientifica e copywriter. Per People ha pubblicato i romanzi Fine, insieme a Giuseppe Civati (2019), L’ultima morte di Peppe Bortone (2020), Il figlio di Brancaleone (2021) con Giacomo Scarpelli e Il sequestro. Controstoria del Partito Democratico (2022); per la collana Birrette, con Emanuela Fanelli, Potevo intitolarlo voce di donna, ma non sto ancora a questi livelli (2021).
