CORPI ESTRANEI
Banalizzare il passato coloniale dell’Italia, giustificare il razzismo parlandone come forma di ‘ignoranza’, pensare sia normale affrontare viaggi che mettono a rischio la vita per arrivare in Europa, considerare il caporalato un evento a margine della società: Oiza Queens Day Obasuyi, ripercorrendo la storia politica e culturale d’Italia, scrive questo saggio per smantellare il sistema di esclusione e discriminazione in cui viviamo, per denunciare un Paese culturalmente arretrato nel rapporto con le minoranze etniche e le migrazioni. Corpi estranei, infatti, è l’esperienza di una donna afro-discendente capace di smascherare i meccanismi e le carenze della nostra classe dirigente. Come farlo? Cambiando il punto di vista, scegliendo quello di donne e uomini, ragazze e ragazzi di diverse origini che riempiono le piazze per protestare contro le ingiustizie, ascoltando le voci di chi per troppo tempo è stato chiamato in causa senza poter parlare, come un corpo estraneo.
«In questo libro i protagonisti sono le persone nere – e di origine straniera in generale – che diventano dei corpi estranei e muti in un contesto che li nomina ma non li interpella, che se ne serve per propaganda ma non li ascolta. Le persone nere sono corpi spersonalizzati, senza identità, pensieri, opinioni. Le persone nere sono a tratti degli invasori, oppure dei cuccioli da salvare. Sono da sfruttare, oppure da nominare per appuntarsi la propria medaglietta di ‘antirazzista perfetto’. Le persone nere sono, per esempio, quello a cui ho dato l’elemosina e che deve essere il protagonista del mio post su Facebook.
In questo libro si cerca di decostruire il razzismo in Italia. Razzismo che, chiaramente, non comincia con il governo giallo-verde e non si consuma con l’ennesima aggressione – che ne è solo la punta dell’iceberg. Il razzismo è qualcosa di più complesso da decifrare. Chi non fa parte di una minoranza etnica difficilmente lo coglie, e spesso anzi lo perpetua senza rendersene conto.»
Oiza Queens Day Obasuyi ha 25 anni ed è nata e cresciuta ad Ancona. Si è laureata in Lingue, Culture e Letterature Straniere all’Università degli Studi di Macerata, dove frequenta il corso di laurea magistrale in Global Politics and International Relations. È una studiosa di diritti umani, migrazioni e relazioni internazionali. Collabora con The Vision e Internazionale.