GIUSTIZIA SENZA CONFINI
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Il venticinquesimo anniversario dello Statuto di Roma, che nel luglio 1998 istituì la Corte penale internazionale, offre l’opportunità di fare il punto sul cammino della giustizia nell’ultimo quarto di secolo. I tribunali in grado di applicare il principio della giurisdizione universale e la stessa Corte penale internazionale spesso rappresentano l’unica possibilità, per le persone sopravvissute a gravi crimini di diritto internazionale, di ottenere giustizia. Una ricerca che si scontra con molti ostacoli, dalla mancanza della volontà politica di garantirla appieno ai limiti ancora presenti negli ordinamenti nazionali. Ma punire i responsabili di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidi resta una necessità inderogabile e l’unico mezzo per abbattere l’impunità.
«La punizione di chi (persone in carne e ossa, non entità astratte) si macchia di crimini di guerra o di atti di tortura è condizione necessaria a prevenire ulteriori crimini di guerra, ulteriori atti di tortura. Proteggere davvero i diritti umani significa, anche, spezzare il cerchio dell’impunità individuale. Di questa verità il movimento internazionale per i diritti umani – e Amnesty International in testa – è da tempo pienamente consapevole.»
Antonio Marchesi insegna Diritto internazionale e Diritti umani e giustizia penale presso l’Università di Teramo ed è Direttore del Master in Peace Studies della American University of Rome. È iscritto alla sezione italiana di Amnesty International dal 1977 e ne è stato presidente dal 1990 al 1994 e dal 2013 al 2019. È autore di numerosi libri e contributi pubblicati in volumi collettanei, articoli per riviste scientifiche e commenti apparsi su quotidiani e periodici.
Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, di cui fa parte dal 1980. Per People ha pubblicato nel 2020 La stessa lotta, la stessa ragione. Tra i suoi ultimi libri, Qatar 2022. I Mondiali dello sfruttamento (Infinito Edizioni 2022). Dal 2003 è responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, sul Corriere della Sera, il Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora al quotidiano Domani.