GLI UCCELLI CI SPIANO
Da una parte il potere, con le sue rappresentazioni oggi più che mai manchevoli, e dall’altra il complotto, che a quelle rappresentazioni tenta di sostituirsi, rimpiazzando la pochezza con l’inganno, certo, ma restituendo anche un bisogno collettivo in cerca di senso, nell’epoca del controllo, della frattura sociale, dell’immaginazione negata. A partire dalla favola degli uccelli-robot, questo breve saggio vuole porgere al lettore non verità assolute bensì riflessioni, suggestioni che possano superare la facile contrapposizione tra il torto e la ragione, per indagare le ragioni di quel torto, cosa ci restituisce del mondo, a quali domande tenta maldestramente di rispondere, a quali paure, a quali disillusioni.
«Non è una questione di inseguire chi attraversa lo specchio di Alice, quanto di specchiarsi, una volta tanto, non per trovare narcisistiche conferme della propria specialità ma per capire che cosa non va, in questo nostro mondo, in questo Paese tutt’altro che meraviglioso. E magari di organizzare un pensiero che sia collettivo come l’azione a cui dovrebbe portare.»
Con i contributi di Margherita Arcangeli, Paolo Cosseddu, Diletta Huyskes e Andrea Sesta.
Giuseppe Civati – Dottore di ricerca in filosofia, già deputato e segretario di Possibile. Ha scritto numerose pubblicazioni tra cui Qualcuno ci giudicherà (Einaudi 2014) e Voi sapete (La nave di Teseo 2018). Per People ha curato Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza (2019), Il piano Langer (2019), Una meravigliosa posizione (2020), Laico (2020) e L’ignoranza non ha mai aiutato nessuno (2021), e Non siete fascisti ma (2021). Con Marco Tiberi ha scritto il romanzo Fine (2019).