HAITI: IL TERREMOTO SENZA FINE
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l’idea del build back better, ‘ricostruire meglio’. Ma cos’è successo in questi dieci anni? Nel libro si racconta di come i Caschi blu dell’Onu abbiano lavorato sull’isola, ma anche di come abbiano portato il colera e siano stati coinvolti in diversi scandali sessuali; di come l’Italia abbia inviato una costosissima portaerei e di come si siano persi due milioni di euro raccolti tramite una campagna sms. Ci volgeremo poi alla vicina Repubblica Dominicana, dove si trovano 200mila apolidi a causa della diaspora. Haiti è ancora in difficoltà, anche a causa di una comunità internazionale più interessata a perseguire i propri obiettivi strategici che a lottare contro la povertà.
Roberto Codazzi – Educatore e cooperante in Repubblica Dominicana. Nel 2008 fonda l’associazione ColorEsperanza che promuove l’educazione alla mondialità e progetti di sviluppo ad Haiti e in Repubblica Dominicana. È autore di Haiti: l'isola che non c'era (2011), scritto a un anno dal terremoto. Nella stesura di Haiti: il terremoto senza fine ha coinvolto autrici e autori italiani, haitiani, colombiani e cileni che hanno lavorato sull'isola in diverse realtà.