LA MIA VITA DA PUNK
Tolosa, 26 aprile 1988. Travestiti da gendarmi, un’improbabile squadra di rapinatori – punk, anarchici e tossicodipendenti – svaligiano il deposito della società Brink’s. Il bottino è impressionante: 11,7 milioni di franchi, senza sparare un colpo. La maggior parte dei malviventi sarà arrestata e condannata, tranne Gilles Bertin, cantante dei Camera Silens, gruppo faro della scena punk-rock francese dei primi anni Ottanta. Spagna, Portogallo: la sua latitanza durerà trent’anni. Sarà poi lui a consegnarsi alla giustizia, dopo aver vissuto una delle vite più rocambolesche che abbiano attraversato l’Europa. Incrociando la storia collettiva internazionale dagli anni Settanta al primo decennio del Duemila, Gilles Bertin nella sua autobiografia racconta con schietta ironia, inframmezzata da inattesi momenti di delicatezza, una vicenda umana che farebbe impallidire gli sceneggiatori de La casa di carta. Tra le altre cose, anche un ritratto lucido e impietoso di almeno quarant’anni di Storia.
«Gilles Bertin è l’esempio vivente dell’inutilità della prigione per fare di un delinquente un uomo onesto. Ha vissuto per due volte il terrore di una morte certa e imminente, e dopo trent’anni ha saputo fare della sua vita un lungo fiume tranquillo in cui il rispetto per gli altri è essenziale in un mondo in cui è uso comune passare di fianco agli altri senza vederli. Gilles Bertin oggi non chiede alla società di dimenticare quello che ha fatto, e dunque ciò che è stato. Chiede alla società di tenere conto di quello che è diventato, nella speranza che possa ricordare che la sanzione non si riduce necessariamente alla sofferenza dell’incarcerazione.»
dalla prefazione di Valentina Mira
Gilles Bertin è nato il 25 marzo 1961 a Parigi, presto trasferitosi a Bordeaux con la famiglia. È stato un musicista e cantante francese e membro della band punk Camera Silens dal 1981 al 1986. Questo è il suo racconto dei trent’anni di latitanza dopo la rapina alla Brink’s, uscito a febbraio 2019 in Francia. Gilles Bertin è morto il 7 novembre dello stesso anno.
Valentina Mira è nata a Roma il 25 aprile 1991. Laureata in Giurisprudenza, scrive di questioni di genere per il Fatto quotidiano e di cinema e serie tv per la radiotelevisione svizzera. Si occupa anche di ghostwriting. Il suo esordio come scrittrice avviene con X (Fandango 2021), seguito dal romanzo breve Per scaldarci noi (Edizioni Piagge 2022).
