MIRACOLI
Nonostante la rivista Life lo abbia inserito tra i 100 statunitensi più influenti del Novecento, Edward L. Bernays (1891-1995) non è noto al grande pubblico come ci si aspetterebbe. Annoverato tra gli inventori delle pubbliche relazioni, è stato il primo a usare le teorie di Sigmund Freud (suo zio) per manipolare le masse a beneficio delle imprese e dei governi, attraverso strategie attuali ancora oggi: l’utilizzo di voci “esperte” e autorevoli nel campo scientifico, un uso diffuso e consapevole dei media, la strumentalizzazione delle sensibilità emergenti e delle rivendicazioni civili. Dal bacon alle saponette, dal tabacco al colpo di Stato in Guatemala: raccontare la storia di Bernays equivale a raccontare anche un pezzo di storia del capitalismo, delle sue manifestazioni e delle sue evoluzioni, e inevitabilmente finisce per dirci molto delle nostre democrazie, della strada che hanno percorso e della forma che oggi hanno assunto.
«Se si poteva vendere un leader come si vendeva un qualunque oggetto di consumo, allora, con un po’ di sforzo, si sarebbe potuta vendere anche un’intera nazione.»
Serena D'Angelo – Editor e Content Curator per People, ha conseguito la laurea in Editoria presso la Statale di Milano a cui ha fatto seguito il master IULM dedicato (MasterBook). Da sempre attenta all'inclusività e al rispetto delle differenze nella scrittura e nella comunicazione, nel corso dei suoi studi si è occupata anche di letteratura della mondializzazione e del modo in cui i media raccontano i fenomeni migratori e i loro protagonisti. Oltre ad aver contribuito alla realizzazione dei due volumi di Partigiane (People 2022, del 2023 la versione illustrata), ha scritto il capitolo Le nostre donne contenuto in Dizionario Antifa (People 2023), a cura di Stefano Catone. È autrice, insieme a Francesco Foti e Marco Vassalotti, de Le ragazze del futuro (People 2024).