NON MI TOCCARE I CAPELLI
Lisciati. Stigmatizzati. Domati. Celebrati. Cancellati. Controllati. Sottratti. Per sempre incompresi. I capelli delle persone nere non saranno mai “solo capelli”. E questo libro spiega perché siano così importanti e come possano incarnare un’allegoria dell’oppressione e, soprattutto, della liberazione. Con la sua scrittura ironica e informata, Emma Dabiri ci porta nell’Africa precoloniale, attraverso il Rinascimento di Harlem e il Black Power, fino al Natural Hair Movement odierno, gli scontri sull’appropriazione culturale e oltre. Esamineremo tutto, dalla cultura pop alla cosmologia, dalla preistoria all’afrofuturismo, dalla sorellanza alla concezione del tempo, dalle straordinarie personalità nere dimenticate alla dubbia provenienza delle trecce di Kim Kardashian.
«Fin dai miei primi ricordi, i miei capelli erano visti come un problema da gestire. L’idea, profondamente radicata, di “domare” i capelli delle donne nere è una potente metafora del controllo della società sui nostri corpi sia nei loro dettagli che nella loro interezza.
Che si tratti del giogo storico durante la tratta transatlantica degli schiavi, o dell’assetto del sistema educativo, delle migliaia di donne nere recluse oggi nei centri di detenzione per immigrati o del numero sproporzionato di donne nere in prigione (negli Stati Uniti, il numero di donne nere incarcerate è di quattro volte superiore a quello relativo alle donne bianche), l’autonomia del nostro corpo non può essere data per scontata.»
Traduzione di Anna Dalton
Emma Dabiri è docente presso il Dipartimento di Studi africani alla SOAS (School of Oriental and African Studies), dottoressa di ricerca in Sociologia visiva alla Goldsmiths e autrice di What White People Can Do Next (2021) e Don’t Touch My Hair (2019), editi da Penguin e nominati bestseller dal Sunday Times. Ha condotto diversi programmi televisivi e radiofonici, tra cui i documentari Journeys into Afrofuturism e Britain’s Lost Masterpieces, entrambi acclamati dalla critica.
