OSSIGENO NUMERO 17
Il numero 17 è dedicato allo stato dell’informazione in Italia che tanto indipendente, purtroppo, troppo spesso non lo è.
Ma quindi in Italia, si chiederà qualcuno, c’è un problema con l’informazione e la libertà di parola? Sì, e non da oggi. Ma con la destra al Governo c’è stato un indubbio salto di qualità (si fa per dire): a partire dal controllo soffocante sulla Rai, con una censura esercitata direttamente sugli intellettuali sgraditi, gli addii di protagonisti storici dell’emittente pubblica, e il continuo tentativo di riscrivere il passato. Intanto, i giornali sono sempre meno letti e meno autonomi, le concentrazioni editoriali sono sempre più grandi, e i nuovi media pullulano di informazioni false e pericolose. Ne parliamo nel nuovo numero di Ossigeno, con un riassunto dei casi più eclatanti, un’intervista a Francesco Cancellato sulle clamorose inchieste di Fanpage, focus sul famoso report Ue a sua volta censurato, e su generi particolari di disinformazione, dal negazionismo climatico alla razzializzazione delle notizie, passando per il ruolo dei social network. Inoltre, il punto della situazione negli Stati Uniti, dove l’informazione ha da tempo cessato di fare da cane da guardia del potere, e qualche riflessione sul fenomeno un po’ morboso del true crime, con il parere della criminologa Flaminia Bolzan. Laura Campiglio racconta “da dentro” l’Italia invisibile che legge Cronaca Vera, Scomodo illustra il proprio modello di giornalismo dal basso e autonomo, mentre Raffaele Oriani scrive un’introduzione inedita e straziante all’estratto dal suo libro Gaza, la scorta mediatica. Non mancano i consueti appuntamenti con lo spiegone per disegni di Stefano Tartarotti, la satira di Tommaso Faoro e Lercio, gli editoriali e le opinioni, un inserto a fumetti dal seminale esempio di graphic journalism che è Il fotografo di Guibert, Lefèvre e Lemercier, una fotogallery di clamorose fake news, e il consueto cruciverba dedicato al tema del numero. Il tutto splendidamente illustrato, a partire dalla copertina, da Giorgia Giorgi.
