PROCESSO AD ANTIGONE
«La pace si costruisce in tempo di pace» è una frase ripetuta spesso dai personaggi che intervengono in questo dramma. Liberamente ispirato alla figura di Antigone, da più di venticinque secoli simbolo della difesa della morale individuale contro la violenza dello Stato, lo spettacolo invita a una riflessione particolarmente attuale, considerando il conflitto che da un anno strazia i confini dell’Europa. Gli spettatori interpretano gli abitanti di una città che confina con Tebe. A loro tocca risolvere la questione al centro della tragedia: è giusto seppellire il corpo di Polinice, o Antigone va condannata secondo la legge? Mentre i personaggi espongono la loro verità dei fatti, il tempo scorre ed entro l’alba del domani scenico il pubblico deve esprimere una sentenza da consegnare al messaggero. La decisione va presa prima che la guerra oltrepassi i confini, ma nessuna scelta sarà priva di conseguenze.
«Felici coloro che vivono in pace e non necessitano nemici. La casa è in ordine, la famiglia dorme quieta nei letti. Nella dispensa ci sono pane e companatico. Il cane è acciambellato all’ingresso e fa buona guardia. Felici coloro che vivono in pace e sanno di esserlo.»
Simona Baldelli è scrittrice, drammaturga e autrice di programmi radiofonici. In ambito teatrale ha lavorato con numerose compagnie in Italia e all’estero. Il suo primo romanzo, Evelina e le fate (Giunti 2013), è stato finalista al Premio Calvino e vincitore del Premio Letterario John Fante. Da allora ha pubblicato altri romanzi con le case editrici Giunti, Piemme e Sellerio. Alcuni di questi sono stati tradotti in spagnolo, tedesco e turco.