SALARIO MINIMO
Di salario minimo, in Italia, non si può parlare. Nonostante il vortice di svalutazione e sfruttamento in cui è stato cacciato il lavoro, la discussione è negata in partenza dagli opposti schieramenti. Chi si è affacciato sulla scena per affrontare l'argomento troppo spesso lo ha fatto inserendolo nelle promesse elettorali che sapeva già di non poter mantenere.
Eppure un modo ci sarebbe, eppure un modo c'è. Ce lo spiega Davide Serafin in un pamphlet che chiama tutte e tutti alla mobilitazione.
«A volte sembra che una società composta da lavoratori poveri sia un obiettivo, per le classi dirigenti, che così possono conservare il proprio status, senza mettersi in gioco. Sono tutti liberali, tenendosi il salario che dovrebbero riconoscere agli altri, a chi lavora per loro e con loro.
Avidità di sistema paragonabile solo alla sua miopia.»
Dalla postfazione di Giuseppe Civati
Davide Serafin – Autore per People di Senza più valore. Indagine sui salari e le retribuzioni in Italia (2019), Schiavi elettrici (2020), Politica! (2021) e, insieme a Giuseppe Civati, di Tax the rich (2021). Attivista politico, si occupa delle materie economiche e del lavoro nell'ambito del comitato scientifico di Possibile.