STRUZZI!
NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA, CORRETTA E AMPLIATA. NEL FRATTEMPO, NON È CAMBIATO NIENTE. SE NON PER IL CLIMA
Il collasso climatico è ogni giorno più manifesto: la sua urgenza, la sua criticità invadono le pagine di libri e quotidiani, ma è soprattutto la vita della popolazione mondiale a subirne i più feroci effetti. Manca solo un soggetto all’appello: è - incredibilmente - la politica. Inerte, interessata e disinteressata insieme, ha il dovere di muoversi, di affrontare i cambiamenti climatici con un progetto altrettanto potente, adottando le soluzioni e le tecnologie che già ci sono, ripensando il modello economico e sociale a cui siamo tutti soggetti. Per l'Italia, in particolare, il ritardo sul clima coincide con il ritardo del nostro Sistema Paese. Ne è uno specchio. Delle sue incertezze, certo, ma anche delle sue ricchezze nascoste, delle sue intelligenze, delle possibilità che si incontrano ovunque, dietro a ogni angolo, anche se per inerzia o interesse o entrambe le cose non vogliamo vederle.
«Gli struzzi, quando si sentono in pericolo o percepiscono un predatore nelle vicinanze, si appiattiscono sul terreno, nascondendo collo e testa. A quel punto, assomigliano a un cespuglio, o vorrebbero sembrarlo tantissimo, per evitare di diventare preda e passare brutti guai. Di qui la leggenda, che la testa finisca sottoterra. Lo struzzo, però, ha una caratteristica. Scoperto, sorpreso, corre. E corre veloce, come poche altre creature sul pianeta.»
Giuseppe Civati – Dottore di ricerca in filosofia, già deputato e segretario di Possibile. Ha pubblicato Qualcuno ci giudicherà (Einaudi, 2014) e Voi sapete (La nave di Teseo, 2018). Per People ha curato, tra gli altri, Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza (2019).