SUPERGIOVANE FOREVER
Come nasce un supereroe si sa, è pieno di fumetti e di film che lo spiegano nel dettaglio. Ma la genesi di Supergiovane, beh, è tutta un’altra storia. Luca Mangoni, più semplicemente noto come Mangoni e basta, racconta le sue molteplici identità, dall’infanzia in una Milano che non c’è più alla passione politica, dai determinanti incontri ai tempi della scuola fino all’attività di stimato architetto e, soprattutto, di irresistibile performer. Che, attraversando quattro decenni, da sempre accompagna le esibizioni del complessino degli Elio e le Storie Tese. Una storia tra realtà e leggenda, e di leggende sul suo conto molte se ne narrano, alcune fra queste raccontate dalla viva voce di due che lo conoscono bene: Faso e Rocco Tanica.
«Negli anni, ho visto Mangoni arrivare sul palco in giacca e cravatta, direttamente da qualche riunione appena fatta col sindaco, e fare stage diving. L’ho visto, molti anni fa, partecipare a un evento organizzato per la settimana della moda di Milano e condurre un trenino con sotto una base disco, guidando nel ballo Versace e Pellitteri. Mangoni è così, e come capita a volte con persone dotate di particolari talenti, li vivono con tale naturalezza da non esserne pienamente consapevoli. Un po’ come chiedere a Leonardo di descrivere il suo genio e sentirsi rispondere: “Ma sì, sono pittore, scultore, anatomista, invento cose, cosa vuoi che ti dica…”.»
Rocco Tanica
Luca Mangoni, affermato architetto milanese, è storico collaboratore degli Elio e le Storie Tese. Le sue apparizioni sono parte integrante dell’attività del gruppo, soprattutto nelle esibizioni dal vivo, nelle coreografie e in diversi videoclip, dove talvolta indossa stravaganti travestimenti, fra i quali il più conosciuto è quello di Supergiovane a cavallo della Vespa scoppiettante.
Paolo Cosseddu è direttore editoriale della rivista Ossigeno, edita da People.